Abbigliamento - Distintivo d'epoca fascista dell'Irredentismo corso pro-Corsica italiana (REGNO D'ITALIA)
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Descrizione
CENNI STORICI: in Corsica nacque, per impulso di Petru Rocca, A Muvra (1919), un periodico scritto prevalentemente in còrso e in italiano, con qualche articolo in francese. Attorno al giornale prese vita nel marzo 1922 il Partitu Corsu d'Azione (PCdA, autonomista, analogo al Partito Sardo d'Azione). Alla Muvra (il muflone isolano) si affiancarono altre pubblicazioni, in Corsica e in Italia, da dove il quotidiano livornese "Il Telegrafo" diffuse in Corsica, a partire dal 1927, un'edizione per l'isola, che ebbe ampia circolazione. Oltre alla fioritura di giornali e i periodici si moltiplicarono studi linguistici (come l'Atlante Linguistico Etnografico Italiano della Corsica di Gino Bottiglioni) e storico-etnografici (Archivio Storico di Corsica e Corsica Antica e Moderna) dedicati all'isola, editi sia in Italia che in Corsica. Altri corsi famosi che cercavano di rivitalizzare il rapporto con l'Italia furono Dumenicu Antone Versini (detto Maistrale), Matteu Rocca ("I lucchetti" nel 1925), l'abate Dumenicu Carlotti, detto Martinu Appinzapalu ("Pampame corse" nel 1926), Ageniu Grimaldi ed Ugo Babbiziu ("Una filza di francesismi colti nelle parlate dialettali corse" nel 1930). Petru Giovacchini scrisse i poemi "Musa Canalinca" e "Rime notturne" nel 1933 in Corsica (ma successivamente -esule a Roma- compose "Aurore", "Poesie corse", "Corsica Nostra" e "Archiatri pontifici corsi"). La tipica architettura in stile genovese di Bastia, capitale della Corsica nei cinque secoli di dominio della Repubblica di Genova. Si realizzava così il passaggio dalla rivendicazione autonomista ed identitaria a quella più marcatamente indipendentista e nazionalista che, con l'avvento della propaganda mussoliniana, si venava d'irredentismo: il governo fascista non lesinava finanziamenti agli indipendentisti còrsi e s'istituirono molte borse di studio per ottenere che i giovani còrsi tornassero a frequentare le università italiane. La storiografia e la propaganda politica francese hanno sfruttato abilmente (e con notevole successo) l'inquinamento fascista per screditare e obliterare il movimento "corsista" contrario alla "francesizzazione" nel suo complesso, operando una semplificazione che equipara l'autonomismo e l'indipendentismo isolano al fascismo, con tutto il carico di disprezzo che evoca l'implicita accusa di tradimento e di adesione ad un sistema dittatoriale sconfitto dalla Storia. In verità l'avvento di Mussolini in Italia non fece che seguire, non anticipare - né generare - un diffuso e davvero mai del tutto sopito sentimento di estraneità dei còrsi alla nazione francese. La tradizionale ed antichissima tendenza degli isolani a invocare aiuti esterni (con Sampiero s'era cercato aiuto persino presso i Turchi) e a raccogliersi attorno a personaggi "forti" nella sfortunata coincidenza storica, spinse il movimento corsista verso un abbraccio quasi fatale con il Fascismo italiano. Tale deriva va letta piuttosto come un evento "incidentale" (ed anzi stimolato dall'indifferenza francese), che come un'adesione piena e realmente ideologica. Del resto Santu Casanova già invocava un "uomo del destino" sulle colonne della Tramuntana nel 1902, riferendosi a un novello Pasquale Paoli. Oltre a Petru Rocca si distinsero nel movimento irredentista della Corsica altri personaggi, quasi tutti ad un tempo letterati (con produzioni poetiche in còrso e in italiano) e attivisti politici. Alcuni di essi, come i fratelli Ghjuvanni e Anton Francescu Filippini (quest'ultimo, considerato il maggior poeta còrso, fu segretario di Galeazzo Ciano), sceglieranno giovanissimi l'esilio in Italia; Bertino Poli, Domenico Carlotti ("Martinu Appinzapalu"), Petru Rocca, Pier Luigi Marchetti ed altri finiranno tragicamente per unire il loro destino pubblico a quello del regime fascista.
Infine, il distintivo si presenta in "ECCELLENTI/MUSEALI" condizioni di conservazione ancora in patina d’epoca, senza mancanza, rottura e/o difetto alcuno. Misure: 20 mm x 15 mm.
Cimelio fascista "rigorosamente" originale d'epoca al 100% e garantito!
Vengono postate alcune foto dell'oggetto per farne ammirare la bellezza e la particolarità.
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